TOTORO script (Deborah Goldsmith, 30-01-1994) Questa traduzione stata fatta interamente dalle persone di Nikaku Animart. La riproduzione parziale o totale per profitto proibita. Traduzione Inglese-Italiano: Antonio Usai (aka Tonio - email: usai@assemini.leadersiti.it) TONARI NO TOTORO (Il mio vicino Totoro) Storia ed Animazione di Hayao Miyazaki Musiche composte da Joe Hisaishi Cast: MEI: una ragazza di 4 anni SATUSKI: una ragazza di 11 anni MR. KUSAKABE: Padre di Mei e Satsuki, ricercatore di un'universita' di Tokyo MRS. KUSAKABE: Madre di Mei e Satsuki, ricoverata nell'ospedale NONNINA: Custode della casa dove si sono trasferiti KANTA: Il nipote della NONNINA TOTORO, CHU TOTORO, CHIBI TOTORO: I tre guardiani della foresta NEKO BUS: IL Gatto autobus, un amico di TOTORO (Nella campagna giapponese) Satsuki: Papa', caramella. Padre: Oh, grazie. Sei stanca? Satsuki: Uh - uh. Padre: Manca ancora poco. Satsuki: Mei! Nasconditi! Satsuki: Non era un poliziotto. HI-I-I! (Arrivando alla casa della custode) Padre: C'e' qualcuno di questa casa? Oh, grazie. Sono Kusakabe. Siamo arrivati. Yoroshiku Onegai Shimasu. (espressione molto comune. Piu' o meno, vuol dire 'Il suo aiuto e' umilmente richiesto'.) Uomo: Benvenuto! Padre: Molte grazie. (All'ingresso della casa) Padre: Allora, siamo arrivati. Mei: Aspetta! Satsuki: Mei, c'e' un ponte. Mei: Ponte? Satsuki: Pesce. Vedi, e' passato di nuovo. Padre: Bene, vi piace qui? Satsuki: Papa', e' bello! Un tunnel di alberi. Ah, la casa? Satsuki: Veloce. (Alla casa) Satsuki: E' piuttosto vecchio. Mei: Vecchio! Satsuki: E' come una casa infestata! Mei: Fantasmi? Satsuki: Questo e' marcio. Mei: Cadra' giu'. Cadra' giu'. Satsuki: Mei, guarda! La'... non e' grande? Satsuki: Papa', un albero enorme! Padre: Giusto, e' una Canfora. Satsuki: Oh, una canfora. Mei: Canfora. (Nella stanza) Satsuki: Una ghianda. Mei: Fammi vedere. Satsuki: Un'altra. Mei: Ne ho una. Padre: Ehi, ehi. Dobbiamo iniziare ad aprire le imposte. Mei: Ghiande! Satsuki: Ci sono ghiande nella stanza. Mei: Sono cadute da sopra. Padre: Huh... Mi domando se ci siano scoiattoli qui? Mei & Satsuki: Scoiattoli? Padre: O forse topi-ghianda? Mei & Satsuki: Cosa? Mei: No, sono migliori gli scoiattoli. Uomo: Dove vuole questo? Padre: Ah, solo un minuto. Apriro' qua sopra. Padre: Satsuki, apri la porta posteriore? Satsuki: OK. Padre: Dovresti riuscire a trovarla. Satsuki: Vieni! Mei: Aspetta! Satsuki: Sbrigati! (Satsuki apre la porta) Mei & Satsuki: Ahhhh! Satsuki: Vado io. Mei: Il bagno... Satsuki: Nulla di la'... Padre: Quello e' il bagno. Satsuki: Papa', c'e' qualcosa qui. Padre: Scoiattoli? Satsuki: Non lo so. Non sono scarafaggi, ne topi... Neri. C'era tutto un gruppo! Padre: Hmmmmm. Hmmmmm... Satsuki: Allora? Padre: Devono essere "Mak-kuro Kurosuke." **Un dramma sulla parola 'kuro' (black, nero). Mak-Kuro vuol dire 'pure-black' (puro-nero) o pitch_black (nero come la pece) e Kurosuke vuole dire Mr. Black (Sig. Nero) o Blackie (?). Satsuki: Mak-kuro Kurosuke? Come quelli nel libro illustrato? Padre: Dev'essere... I fantasmi non sarebbero fuori in un bel giorno come questo. Quando si entra improvvisamente in un luogo buio venendo dalla luce del sole brillante, delle macchie nere appaiono di fronte ai tuoi occhi. Satsuki: Cosi' e' questo! MAK-KURO KUROSUKE, Mei & Satsuki: VIENI FUORI! ALTRIMENTI, TI STRAPPIAMO GLI OCCHI DALLE ORBITE! Padre: OK, torniamo al lavoro. Dove sono le scale per il secondo piano? Troviamole ed andiamo ad aprire le finestre di sopra. Satsuki: OK! Mei: Anche Mei! (Ispezionando la casa, corrono da una stanza all'altra) Mei: Bagno! Satsuki: Laggiu'! Mei: Laggiu'! Satsuki: Non qui! Mei: Non qui! (corrono da una stanza all'altra, Mei imita Satsuki) Satsuki: Mei, l'ho trovato... questo e' nero come la pece (pitch black). Mei: Mak-kuro Kurosuke!... Una ghianda! Mei & Satsuke: MAK-KURO KUROSUKE, VIENI FUORI! (salgono le scale) Mei & Satsuke: AH-H-H-H-H-h-h-h-h... Satsuki: Signor Mak-kuro Kurosuke, sei qui? (Satsuki chiama dalla finestra) Satsuki: Papa', c'e' ancora qualcosa in questa casa! Padre: E' fantastico! Da quando ero un ragazzo, ho desiderato vivere in una casa infestata dagli spettri! Ooops! (Al padre cade un mobile) Satsuki: Oh no! (Satsuki corre giu' e Mei si avvicina ad una fessura, acchiappando un Mak-kuro Kurosuke) Mei: Ne ho preso uno!! Sis!! (diminutivo di Satsuki) (Mei corre giu' ed entra una vecchia signora) Padre: Mei! Nonnina: Che energia! Padre: Questa e' la vicina (di casa) che fa la guarda a questa casa. E venuta ad aiutarci a traslocare. Satsuki: Sono Satsuki e questa e' mia sorella, Mei. Come stai? Nonnina: Come stai? Che belle bambine. Se ci fosse stato tempo avrei potuto pulire la casa. Padre: Ha fatto abbastanza. Nonnina: Siamo cosi' occupato nei campi adesso, ma ogni tanto ho dato una pulitina lo stesso. Satsuki: Mei, le tue mani sono nere! Cos'e' successo? Mei: Mak-kuro Kurosuke e' scappato! Satsuki: Oh, Mei, i tuoi piedi... Oh, anche i miei sono neri! Nonnina: Oh, Oh. Mi sembra che le 'susu-atari' sono venute fuori. (palle di Fuliggine e lanugine) Satsuki: Susu-atari? Le susu-atari sono cosi', e si muovono cosi'? Nonnina: Si', vivono in case vecchie e vuote e fanno polvere qua e la'. Anch'io le ho potute vedere, da giovane. Cosi', anche tu le hai viste... Padre: Sono fantasmi? Nonnina: Nulla di pauroso. Se sei buono, non ti faranno nulla di male. Altrimenti prima che li possiate vedere, se ne saranno gia' andati. Proprio ora saranno probabilmente su nel soffitto, discutendo se traslocare o no. Satsuki: Mei, loro devono andarsene via. Mei: Non mi piace questo. Satsuki: Ma cosa farai se vengono fuori ancora? Mei: Mei non e' spaventata. Satsuki: Allora e' OK. Non andro' al bagno con te di notte. Nonnina: Hee-hee. Senti, vai al torrente e porti su un po' d'acqua? Satsuki: Il torrente? Mei: Anche Mei va. (vanno al torrente, prendono un secchio di acqua) Satsuki: Mei, aspetta la'. Mei: Prendi qualche pesce? (lavorando alla pompa) Satsuki: Nonnina, funziona! Nonnina: Continua a pompare finche' l'acqua esce fredda. Satsuki: OK. (Pulizie in casa, arriva Kanta con il pranzo dalla casa della Nonnina) Satsuki: Oh, sei tu. Cosa posso fare per te? Kanta: Dalla mamma, per Nonnina. Satsuki: Che cos'e' questo? Kanta: Qui. Qui! Satsuki: Aspetta! Che cos'e' questo? Nonnina: Quello e' Kanta? Kanta: YAH-H-H!! La TUA CASA e' INFESTATA!!! Nonnina: KANTA! (pranzando....) Padre: Ha, ha, ha! Mi ricorda me quando ero un ragazzo. Satsuki: Odio i ragazzi! Ma amo l'o-hagi di Nonnina (torta di riso dolce). Nonnina: Mangiane quanto ne vuoi. (Piu' tardi, salutando Nonnina) Satsuki: Grazie per tutto tuo aiuto. Padre: Mille grazie. Satsuki & Mei: Ciao! (Sera, arriva un temporale. Satsuki e' fuori raccogliendo legna quando un vento glie la sparge via) (Piu' tardi, nel bagno durante il temporale) Mei: Papa', questa vecchia casa cadra' giu'. Padre: Ha, ha! Questo e' un problema, visto che ci siamo trasferiti qui. (suoni misteriosi...) Padre: HA HA HA HA HA! Ridiamo insieme! Cosi' le vostre paure scappano tutte via. HA HA HA HA!!! Mei: Mei non e' spaventata, Mei non e' spaventata. (Tutti ridono e schizza acqua. Il Mak-kuro Kurosuke vola verso l'albero della canfora. Il mattino seguente, facendo il bucato...) Mei & Satsuki: Uno, due, uno, due, uno, due. Padre: Continuate cosi', continuate cosi'. Padre: OK, il lavaggio e' finito. Mei & Satsuki: Yea! Satsuki: Andiamo! (Partendo in bici per andare all'ospedale, loro passano davanti a Nonnina nel campo) Satsuki: Nonnina! Buon giorno! Padre: Non affaticarti troppo! Nonnina: Dove stai andando? Satsuki: All'ospedale per visitare la mamma! Nonnina: Questo e' bello! Salutala anche per me! Satsuki: OK! (Passano davanti a Kanta e lui e Satsuki si fanno la lingua a vicenda) (Il padre sbaglia la strada...) Satsuki: Da questa, da questa! (All'ospedale) Satsuki: Buon giorno. Donna: Benvenuti. Mei: Oh, MAMMA! Madre: Mei, e' bello vederti! Mei: Papa' ha preso la strada sbagliata. Madre: Davvero? Benvenuta. Satsuki: Oggi e' la Festa del Raccolto. Madre: Oh, cosi' e' per questo. Satsuki: Papa' sta parlando col dottore. Madre: Sono cosi' felice che siate venuti tutti. Com'e' la casa nuova? Vi siete sistemati? (Satsuki bisbiglia alla madre) Madre: Cosa? Una casa infestata dagli spettri? Satsuki: Uh-huh. Mei: Mamma, ti piacciono le case infestate? Madre: Naturalmente. Dovro' sbrigarmi a guarire. Mi piacerebbe incontrare un fantasma. Satsuki: Bene. Giusto, Mei? Siamo state preoccupate. Se fossi stata spaventata, non avremo saputo cosa fare. Madre: E voi due? Satsuki: A me piace! Mei: Mei non e' spaventata! Madre: E' Satsuki che pettina i capelli di Mei? Mei: Uh-huh. Madre: Sei brava per questo. E' molto gentile, vero Mei? Mei: Uh-huh, ma Sis diventa davvero furiosa. Satsuki: Questo perche' non stai mai ferma. Madre: Satsuki, vieni qui. Non sono troppo corti? (Spazzola i capelli di Satsuki) Satsuki: Mi piacciono cosi'. Mei: Anche Mei, anche Mei! Satsuki: Aspetta il tuo turno. (Spazzola i capelli di Satsuki) Madre: Ribelli, proprio come sempre, non e' cosi'? Esattamente come i miei quando avevo la tua eta'. Satsuki: Quando saro' grande, i miei capelli saranno proprio come i tuoi? Madre: Probabilmente, visto che tu sei molto simile a com'ero io. (Sulla strada di casa...) Satsuki: La mamma ha un buon aspetto, non e' vero? Padre: Si'. Il dottore ha detto che presto potra' lasciare l'ospedale. Mei: Presto? Domani? Satsuki: Eccola che ricomincia con 'domani'. Padre: Comunque, domani probabilmente e' troppo presto. Mei: La mamma dice che vuole dormire ancora insieme a Mei. Satsuki: Ma sei una ragazza grande ora. Non dovresti andare a dormire da sola? Mei: Con la mamma va bene. (La mattina seguente...) Satsuki: Papa', e' mattina! Mei: Ehi, SVEGLIA!! (La cucina...) Padre: Spiacente, ho dormito troppo di nuovo. Satsuki: Inizio oggi, preparo il pranzo (per scuola). Padre: Maledizione, me ne sono completamente dimenticato. Satsuki: E' OK. Lo preparo per tutti. Mei: E' cotto! Satsuki: Solo un minuto. (A tavola...) Satsuki: Questo e' di Mei. Mei: Di Mei? Padre: Mei, siediti tranquilla e mangia. Mei: Si. Satsuki: Qui. Ti servi da sola, OK? (???) (Una compagna di scuola chiama per Satsuki) Michiko: Satsuki-chan! Satsuki: Oh, no! SIII!! Padre: Ti sei fatta gia' un'amica? Mei: Ti ha chiamato 'Satsuki-chan.' Satsuki: Il suo nome e' Mit-chan. Gochiso-sama. (Espressione usata dopo i pasti, che puo' essere tradotta come "Era delizioso", con un implicito "grazie".) Io vado. Padre & Mei: Buona giornata. (Satsuki incontra la sua amica) Satsuki: Buon giorno. Michiko: Buon giorno. Satsuki: Veloce, andiamo. Michiko: Va bene. (Piu' tardi, nel giardino) Mei: Papa', vero che Mei somiglia a Sis? Padre: Si'. Dove vai col tuo cesto del pranzo? Mei: Soltanto laggiu'. (Mei gira nel cortile per alcuni minuti) Mei: Papa', e' ora di pranzo? Padre: Cosa, di gia'? (Mei gioca ancora un po', prende alcune margheritine e le mette sulla scrivania del Padre) Mei: Papa' e' un fioraio, OK? (Allo stagno) Mei: Girini! (Mei va al pozzo e trova un secchio arrugginito) Mei: Ah, va a fondo. (Guarda attraverso il secchio, vede una ghianda nell'erba) Mei: Trovata una! (Improvvisamente, nota una piccola creatura (Totoro Chibi) che corre attraverso l'erba. La insegue sotto il portico, dove riappare con un'altra creatura piu' grande (Totoro Chu). Dopo un lungo inseguimento attraverso il sottobosco, cade in un buco ed an do' a finire vicino ad una versione enorme delle 2 creature che inseguiva. Mentre questo grande Totoro dorme, lei si arrampica sul suo stomaco.) Mei: Chi sei tu? Mak-Kuro Kurosuke? Totoro: To Ro Ro. Mei: Totoro... Il tuo nome e' Totoro, giusto? Totoro: YAWN. (sbadiglia) Mei: Cosi'... questo e' Totoro, dopotutto... Totoro. (Piu' tardi, Satsuki ritorna da scuola) Michiko: Ciao!. Satsuki: Ci vediamo piu' tardi. Satsuki: Sono casa. Padre: Benvenuta. Oh, si e' gia' fatta quest'ora? Satsuki: Dov'e' Mei? Io vado alla casa di Mit-chan. Padre: Non abbiamo ancora pranzato. Non sta giocanco nel giardino? Satsuki: Mei! MEI!!! Padre: Mei! Satsuki: Mei! (Cercano Mei, finche' finalmente trovano il suo cappello vicino al sottobosco) Satsuki: Papa', ho trovato il cappello di Mei. (Entrando nel tunnel del sottobosco...) Satsuki: Mei, Mei!! ...MEI! Svegliati! Non puoi dormire in un luogo come questo! Mei: Dov'e' Totoro? Satsuki: Totoro? Mei: Ma... ma... Satsuki: Stavi sognando? Mei: Totoro era qui. Satsuki: Totoro? Vuoi dire Tororo, che era nel libro illustrato? (Il carattere nel libro e' Tororo, ma Mei lo pronuncia male e dice 'Totoro'.) Mei: Uh-huh. Lui ha detto di essere Totoro. Con il pelo ed una bocca cosi'. Erano uno cosi', ed uno circa cosi', ed uno G-R-A-N-D-E-E-E cosi', che dormiva! Padre: Sei di la', sei di la'. Ehi, com'e' grande. Proprio come un nascondiglio segreto. Satsuki: Papa'! Mei, dice che qui ha incontrato Totoro. Padre: Totoro? Mei: Qui! Padre: Ehi, aspetta! Satsuki: Qui? Mei: Uh-uh. Prima lui era accanto ad un grande albero. Satsuki: Ma c'era un solo sentiero... (Mei si precipita di nuovo nel tunnel) Satsuki: Mei, andiamo casa. Ho detto... Mei! (Mei appare di circa mezzo metro da dove e' entrata nel tunnel, e' scioccata) Padre & Satsuki: Ha ha ha ha ha. Mei: E' vero! La' c'era davvero Totoro! Non e' una bugia. Padre: Mei... Mei: Questa non e' bugia. Padre: Uh, Papa' e Satsuki non pensano che sei una bugiarda. Devi avere incontrato il custode della foresta. Questo vuol dire che la buona sorte e' con te. Ma non puoi vederlo sempre. Credo che ancora non gli abbiamo offerto un saluto appropriato. Satsuki: Saluto? Padre: Tsukamori! (Il sacrario per gli dei della foresta.) Andiamo! (Arrampicandosi sulla collina...) Padre: Mei sta diventando tanto pesante. Satsuki: Papa', quell'albero della canfora. Non e' enorme? Mei: E' la'! Satsuki: Quell'albero? Mei: Si'! Satsuki: Papa', in fretta. In fretta! Mei: Il buco se n'e' andato. Satsuki: Era davvero questo il luogo? Mei: Si'. Satsuki: Dice che il buco se n'e' andato. Padre: Allora, non puoi vederlo sempre. Satsuki: Lo vedremo di nuovo? Voglio incontrarlo anch'io. Padre: Certo, se sarai fortunata. Questo non e' un bell'albero? E e' qui da tanto, tanto tempo. A quel tempo inoltre, l'uomo e gli alberi erano amici. Papa' ha visto quest'albero e si e' innamorato di quella casa. Sono sicuro che piacera' anche alla Mamm a. Allora, offriamogli i nostri saluti e ritorniamo a casa. Dobbiamo pranzare. Satsuki: Oh si'. Pensavo di andare da Mit-chan. Mei: Anche Mei va. Padre: (A Mei e Satsuki) Attenzione! Padre: (Agli dei della foresta) Grazie per aver avuto cura di Mei. Da questo momento in poi, 'Onegai itashimasu'. (Ci incontreremo presto. Itashimasu e' la forma piu' educata del verbo 'shimasu', il quale e' la forma piu' educata di 'suru' (fare).) Mei & Satsuki: Onegai itashimasu. Padre: Una corsa alla casa! Satsuki: Imbroglione! Mei: (perde il capello e torna indietro per riprenderlo) Aspetta! Satsuki: Sbrigati! Mei: Aspetta! (Satsuki scrive una lettera...) Lettera: Oggi ho notizie meravigliose. Mei ha incontrato lo spirito, Totoro. Penso che sarebbe meraviglioso se lo incontrassi anch'io. (La mattina seguente, a casa della Nonnina) La madre di Kanta: Kanta! Se non ti muovi, farai tardi! (In aula) Satsuki: Oh, e' Mei... Maestra? Maestra: Si', Satsuki? Satsuki: Mia sorella minore... (Satsuki corre fuori ad incontrare Mei e Nonnina) Satsuki: Nonnina, Mei... Nonnina: Allora, dice che vuole andare dove sei tu, e non mi da retta. Satsuki: Ma Mei, oggi e' il giorno di Papa' all'universita' ed hai promesso di essere una brava ragazza e di stare con Nonnina. Ho ancora due ore, e anche Nonnina ha da fare. Nonnina: E' stata una brava ragazza tutto giorno, vero? Satsuki: Sigh...Nonnina, andro' a parlare con la maestra. Maestra: La madre di Satsuki e' all'ospedale e questo e' piuttosto difficile adesso (per lei). Classe, faremo tutto il possibile per aiutarla, giusto? Tutti: Giusto! (Mei disegna nella scrivania di Satsuki) Michiko: Cos'e' quello? Mei: E' Totoro! Satsuki: Shhhhh. Devi stare zitta. Mei: OK! (All'uscita da scuola...) Satsuki: Dille che io vado e che saltero' il club oggi. Amico: OK, lo diro' alla maestra. A dopo. Satsuki: Mei, sbrighiamoci! Sembra che voglia piovere. Satsuki: Viene qui... (Rifugiandosi sotto un santuario sulla strada... Una cosa comune nel Giappone rurale, un santuario sulla strada a Jizo-San, il santo patrono dei viaggiatori) Mei: Mei non piangera'. E' una ragazza grande? Satsuki: Si', ma che problema. (Verso Jizo-San) Satsuki: Per favore lasciaci usare il tuo tetto per un po'. (Kanta passa camminando con un ombrello, vede Satsuki, e si volta) Kanta: Mm. Mm. Mm! Satsuki: Ma... (Kanta lascia l'ombrello sul terreno e corre via) Mei: Buona cosa. Giusto, Sis? Satsuki: Mm. Mei: Ci sono dei buchi. Satsuki: Mm. (Piu' tardi a casa...) Satsuki: Papa' non ha preso l'ombrello. Mei: Anche Mei va incontro a lui. (A casa della Nonnina) Kanta: E questo e' perche' l'ho dimenticato! Madre: (la Madre di Kanta) Quale ottuso potrebbe dimenticare il suo ombrello quando piove? Kanta: Che offese! Madre: Probabilmente lo stavi facendo roteare e l'hai rotto. Kanta: Non e' vero! Satsuki: Mi scusi. Madre: Oh, Satsuki. E anche la piccola Mei. Nonnina! Satsuki: Grazie per oggi (si e' presa cura di Mei). Madre: Prego. Non era molto. Satsuki: Oh, Kanta ci ha prestato il suo ombrello. Madre: Davvero? Scherzi? E' un vecchio ombrello cosi' mal ridotto. Satsuki: Mei era con me, cosi' ci ha davvero salvate. Ma Kanta si e' tutto bagnato. Grazie. Madre: E' tutto a posto. Lui e' sempre cosi' sporco; doveva essere poco pulito comunque. Vai ad incontrare tuo padre? Satsuki: Si'. Madre: Quanta premura. Mei-chan, ciao. Mei: Arrivederci. (Nonnina si affaccia alla porta) Nonnina: Chi e' venuto? Kanta: Non lo so. (Arrivano alla fermata dell'autobus per incontrare loro padre) Satsuki: Ecco che arriva. Bigliettaio: Tu devi salire? Tutto a posto, autista. Mei: Papa' non era in questo. Satsuki: Sara' sul prossimo autobus di sicuro. Mei vuole aspettare a casa di Nonnina? (Mei e' annoiata, esplora i boschi vicini, ed e' spaventata da una statua di volpe di un santuario scintoista per Inari-San, il Dio-volpe) Satsuki: Cosa c'e' che non va? Satsuki: Mei, hai sonno? Ecco perche' ti avevo detto... Vuoi andare a casa di Nonnina adesso? Resisti manca poco ancora... L'autobus e' sicuramente in ritardo... Qui. (Satsuki mette Mei sulla sua schiena) (arriva un altro passeggero alla fermata) Satsuki: Totoro?... Ah, solo un minuto. Ti prestero' questo... Veloce, Mei mi cade. Usalo cosi'. (Totoro prende l'ombrello del Padre ed e' incantato dal suono che fa la pioggia come ci sbatte contro. Dei fari vengono nella loro direzione ...) Satsuki: Arriva l'autobus. (Quando il Neko-Bus (Gatto-autobus) di Totoro arriva, lui parte con l'ombrello, lasciando Satsuki con un pacchetto.) Satsuki: Totoro ha preso l'ombrello di papa'... (Arriva l'autobus normale) Padre: Ah, spiacente, spiacente. Bigliettaio: Partenza. Tutto a posto. Padre: Il treno era in ritardo ed io ho perso l'autobus. Sei stata in pensiero? Mei: E' venuto! Papa', e' venuto! E' venuto! Mei e Satsuki: Un gatto, un gatto autobus! Veramente enorme! Con occhi cosi'! Era meraviglioso! L'abbiamo incontrato, l'abbiamo incontrato! Abbiamo incontrato Totoro! Era fantastico! (Satsuki scrivendo una lettera) Lettera: Mamma, sembra che il mio cuore stia ancora correndo. E' stato un fantastico, insolito, meraviglioso giorno. Ed anche il dono che ci ha dato Totoro era meraviglioso. Era un pacchetto in foglie di bambu', legato col baffo di un drago. Quando siamo rientrate a casa, l'abbiamo aperto ed all'interno c'erano noci. Sarebbe bello se il nostro giardino diventasse una foresta, cosi' le abbiamo piantate. Ma loro ancora non crescono. Tutti i giorni, Mei dice "Ancora nulla, non c'e' ancora nulla". E' proprio come il granchio della favola della scimmia e del granchio. Tra poco ci saranno le vacanze estive. Per favore fai in fretta e guarisci. Satsuki. (All'ora di andare a letto) Padre: Va bene, va bene. Vado a spegnerla. Satsuki: Aspetta. Mei: Papa', chissa' se loro spunteranno domani? Padre: Chissa'. Totoro e' probabile che lo sappia. Buonanotte. (Piu' tardi quella notte, entrambe le bambine sveglie) Satsuki: Mei, e' qui che abbiamo piantato i semi. (Nel giardino, i tre Totoro ballano intorno ai semi che cominciano a crescere ad un ritmo sorprendente) Satsuki: Urra'! Ce l'abbiamo fatta, ce l'abbiamo fatta! (Dopo che il giardino e' diventato una foresta, Totoro tira fuori una trottola e la getta per terra. Come comincia a girare, Mei, Satsuki, ed i due Totoro piu' piccoli saltano sopra Totoro. Col suo ombrello in mano, Totoro sale sopra la trottola e tutti loro si muovono volando attraverso la campagna.) Satsuki: Mei, siamo il vento! (La mattina dopo, quando si svegliano i bambini scoprono che la loro foresta se n'e' andata) Mei: Non c'e' nessun albero. (Nel giardino, alcuni dei semi sono germogliati) Mei & Satsuki: Ce l'abbiamo fatta, ce l'abbiamo fatta! Era un sogno, ma non era un sogno! Era un sogno, ma non era un sogno! Ce l'abbiamo fatta! (Piu' tardi...) Postino: Sig. Kusakabe, telegramma. Sig. Kusakabe, c'e' un telegramma. C'e' nessuno casa? (Nell'orto della Nonnina) Mei: Nonnina! Nonnina: Qui. Questo e' pronto per essere mangiato. Satsuki: Nonnina, che mi dici di questo? Nonnina: E' maturo. Satsuki: Il giardino di Nonnina e' come un tesoro. Nonnina: Ascolta, prendiamoci un po' di riposo... Ecco, sono belli e freschi. Satsuki: Itadakimasu. E' delizioso. Nonnina: Ah, si? Loro hanno preso molto dal Sig. Sole, cosi' sono buoni anche per te. Satsuki: Anche per la malattia della Mamma? Nonnina: Certamente. Se mangi i vegetali di Nonnina, riuscirai a stare veramente bene velocemente. Satsuki: La Mamma arriva a casa questo sabato. Mei: Dormira' con Mei. Nonnina: Cosi' lascia finalmente l'ospedale. Satsuki: Un-uh. Non e' per sempre. Ritornera' all'ospedale lunedi'. Sembra che la rilasceranno gradualmente. Nonnina: E' cosi'? Allora andiamo, dobbiamo farla mangiare sempre piu'. Mei: Il mais che Mei ha scelto, Mei lo dara' alla Mamma. Nonnina: Questo la fara' molto felice. (Kanta gli viene incontro correndo) Kanta: Un telegramma. Non c'era nessuno a casa cosi' l'abbiamo accettato per te. Satsuki: Per casa nostra? Nonnina, Papa' non sara' a casa fino a sera. Nonnina: Aprilo. Potrebbe essere un'emergenza. Satsuki: Mmm. Satsuki: (leggendo) P-e-r f-a-v-o-r-e rispondere, shi-chi-koku-yama... L'Ospedale Shichikokuyama! E' dall'ospedale della Mamma! E' successo qualcosa! Nonnina, cosa faccio? Dobbiamo rispondere! Nonnina: Calmati, calmati. Sai dov'e' tuo padre? Satsuki: Conosco il numero di telefono del dipartimento di ricerca, ma noi non abbiamo un telefono. Nonnina: Kanta, accompagnala da tuo zio. Lasciale usare il telefono. Mei, tu sta con me. Satsuki: Mei, stai con Nonnina! (Alla casa della Zio) Satsuki: Ciao, lunga distanza per favore. Tokio 31-1382. Si'. Vecchia: Non e' graziosa, Kanta? (Squilla il telefono) Satsuki: Pronto, si'... Salve, parlo con il Dipartimeto di Ricerca Archeologica? Papa', voglio dire, il Sig. Kusakabe per favore. Sono Satsuki Kusakabe. Benissimo... Oh Papa', sono Satsuki. Padre: Si', cosa c'e'? Uh-huh...dall'ospedale? Capisco. Chiamero' subito l'ospedale. Satsuki: Potrebbe essere successo qualcosa alla Mamma? Cosa faccio? Papa'? Padre: Non preoccuparti. Non appena sapro' cos'e' successo, ti richiamo. Chiedi loro se ti lasciano aspettare li'. Adesso riattacco. Satsuki: Signora, posso aspettare qui? Papa' deve richiamare. Vecchia: Certamente. Riposati un po'. (Fuori...) Mei: Sis! Mei: Niente da fare! Questo mais e' per la Mamma. Ho detto, niente da fare! Devo darlo alla Mamma. (si incontra con Satsuki e Kanta...) Satsuki: Mei, sembra che Mamma non stia bene, cosi' rinviano la sua visita a casa. Mei: No! Satsuki: Non c'e' niente da fare. Se lei viene qui e poi peggiora, cosa facciamo? Mei: No! Satsuki: E' solo un piccolo rinvio. Mei: No! Satsuki: Allora e' tutto a posto se la Mamma muore, e' esatto? Mei: NO! Satsuki: Tu sei scema! Non ci parlo piu' con te! (Satsuki lascia Kanta e Mei) Kanta: Andiamo. Mei: Sis e' una scema! (A casa...) Nonnina: Mettiamo via il bucato. Non essere cosi' triste. Nonnina viene ad aiutarti, percio' rallegrati. Tuo Padre non e' all'ospedale? Loro dicono che e' soltanto un raffreddore. Sara' a casa sabato prossimo. Satsuki: E' stato proprio come l'ultima volta. Solo una breve permanenza all'ospedale. Un piccolo raffreddore. Cosa faremo se la Mamma muore? Nonnina: Ma, Satsuki... Satsuki: Forse lei potrebbe... Nonnina: E' tutto a posto, e' tutto a posto. Chi vorrebbe morire e lasciare delle bambine cosi' belle? Non piangere, non piangere. Nonnina stara' qui fino all'arrivo di tuo padre. Va bene? (Mei vede Satsuki piangere e si allontana col mais. Piu' tardi...) Nonnina: Mei-chan! Satsuki: Mei! Mei! Satsuki: Mei e' arrivata a casa? Nonnina: Non l'hai vista alla fermata dell'autobus? Satsuki: No. Nonnina: Strano, dove puo' essere andata? Satsuki: Prima abbiamo litigato. Perche' Mei e' una... Quella bambina. Mi domando se possa essere andata all'ospedale della Mamma? Nonnina: L'Ospedale Shichikokuyama? Anche per un adulto ci vorrebbero almeno tre ore di cammino per arrivarci. Satsuki: Vado a guardare. Nonnina: Kanta! Corri e chiama tuo padre! Mei e' scomparsa! (Correndo giu' per la strada...) Satsuki: Stupida Mei! Si perde sempre. Satsuki: MEI! Satsuki: Mi scusi, Signore. E' passata da questa strada una bambina? Mia sorella minore. Coltivatore: Hmmm... una bambina? Me ne ricorderei se avessi visto qualcuno. Satsuki: Mi chiedo se ha preso un'altra strada? (Guarda intorno dalla cima della collina) Coltivatore: Sei sicura che ha preso questa strada? Satsuki: Non lo so. (Piu' lontano nella strada) Satsuki: Mei! (Satsuki salta di fronte ad una macchina in arrivo) Satsuki: Si fermi, per favore! Uomo: Sei stupida! Questo e' pericoloso! Satsuki: Sto cercando mia sorella minore. Hai visto una bambina? Donna: Tua sorella minore? Satsuki: Penso che sia sulla strada dell'Ospedale Shichikokuyama. Ha quattro anni, una bambina. Uomo: Ryoko, hai visto qualcuno? Donna: Uh-uh. Stiamo venendo da Shichikokuyama, ma non abbiamo visto nessuno cosi'. Satsuki: Oh. Grazie. Uomo: Da dove stai arrivando? Satsuki: Da Matsu-go. Uomo: Matsu-go? Donna: Non avra' sbagliato? Uomo: Allora, ciao. (Kanta pedala sulla sua bicicletta) Kanta: Satsuki! Satsuki: Kan-chan! L'hai trovata? Kanta: No. E tu? Proprio adesso Papa' e gli altri la cercano. Andro' a Shichikokuyama per te. Vai a casa. Satsuki: Mei ha cercato di andare all'ospedale e si e' persa per strada. Sono sicura. Kanta: Poco fa, hanno trovato un sandalo nello stagno. (Satsuki comincia correre) Kanta: Non sappiamo di sicuro se appartiene a Mei! (Passando di nuovo davanti al coltivatore) Coltivatore: L'hai trovata? (Allo stagno...) Nonnina: Nami Amida Buddha, Nami Amida Buddha... (un canto buddista) Uomo: Il fango e' piu' profondo di la'! Controlliamo prima li'! Uomo: Ehi, prendo un altro palo? Michiko: Nonnina, arriva Satsuki. Satsuki: Nonnina! Nonnina: (Mostrandole il sandalo) Questo... e' questo. Satsuki: Non e' di Mei. Nonnina: Ringrazio il cielo. Ho pensato che fosse sicuramente di Mei. Uomo: Cosa, Nonnina ha tratto conclusioni affrettate? Uomo: Ehi, era un errore! Uomo: Dove potrebbe essere andata? Uomo: Dobbiamo cominciare di nuovo da capo. Donna: Dobbiamo affrettarci. Presto sara' buio. Uomo: Grazie a tutti. Uomo: Dividiamoci e cerchiamola ancora un po'. (All'ingresso del tunnel di Totoro) Satsuki: Per favore lasciate che io arrivi al nascondiglio di Totoro. Mei si e' persa. Presto sara' buio, e quella bambina, si e' persa da qualche parte. (Parolando a Totoro) Satsuki: Totoro! Totoro! Mei si e' persa! L'ho cercata dappertutto, ma non riesco a trovala. Per favore, trova Mei. Sono sicura che proprio adesso e' da qualche parte che piange. Non so cosa fare! (Totoro vola con Satsuki sulla cima del suo albero e ruggisce. Un secondo piu' tardi, si vede il Gatto-autobus galoppando attraverso la campagna.) Satsuki: Non tutti possono vederlo! (Il Gatto-autobus si ferma all'albero e Satsuki sale. Il cartello sulla parte anteriore si accende per 'MEI' e lui parte) Nonnina: (grida dalla strada come passano) Mei-chan! Satsuki: Gli alberi si inclinano sul ciglio della strada! (Il Gatto-autobus arriva accanto a una serie di statue di Jizo-San) Satsuki: Mei! Mei: Sis! Sis! Satsuki: Mei! Mei: Sis! Satsuki: Mei sei scema! Mei: Mi dispiace! Satsuki: Hai voluto portare quel mais alla Mamma? (Il cartello del Gatto-autobus si accende per 'SHICHIKOKUYAMA HOSPITAL') Satsuki: Ci porterai all'ospedale? Grazie! (Il Gatto-autobus corre all'ospedale) (All'ospedale, Padre e Madre parlano sul letto) Madre: Mi dispiace. E' solo un piccolo raffreddore e l'ospedale e' dovuto andare a spedire un telegramma. Le bambine sono sicuramente preoccupate. Non dovrebbero esserlo. Padre: Bene, le bambine saranno sollevate quando lo sentiranno. Siamo venuti tutti fin qui. I nostri bei momenti sono solo rimandati per un po' di tempo, ecco tutto. Madre: Quelle bambine devono sopportare cosi' tanto. Satsuki e' una bambina cosi' sensibile, mi dispiace per lei. Padre: Hai ragione. Madre: Quando arrivero' a casa conto di viziarle per davvero. Padre: Ehi, ehi... (Nell'albero, il gatto-autobus ed i bambini guardano attraverso la finestra) Mei: Mamma sta ridendo. Satsuki: Hai visto bene. Mei: Uh-huh. (La camera dell'ospedale) Madre: Ah, devo riuscire a sbrigarmi a star bene. Padre: Si'... Cosa?... Chi poteva essere? Madre: Ah... Padre: Che cosa c'e'? Madre: (guardando fuori dalla finestra) Proprio ora, nell'albero del pino, mi e' sembrato di vedere Mei e Satsuki ridere. Padre: (prende un pannocchia di mais dalla finestra) Potrebbe essere. Guarda! (Intagliato nella buccia del mais, con la scrittura di un bambino, ci sono le parole 'PER MAMMA') F I N E Di seguito trovate le parole delle sigle iniziali e finali e le relative traduzioni in italiano! "Sanpo" (Tonari no Totoro opening theme -1987- ) * arukou arukou watashi wa genki aruku no daisuki don-don ikou sakamichi TONNERU kusappara ippon bashi ni dekoboko jari michi kumo no su kugutte kudari michi * Repeat mitsubachi ga bun-bun hana batake hinata ni tokage hebi wa hirune batta ga tonde magari michi * Repeat kitsune mo tanuki mo de te oide tanken-shiyou hayashi no oku made tomodachi takusan ureshii na tomodachi takusan ureshii na "Passeggiata" (Sigla iniziale di Tonari no Totoro -1987-) *Camminiamo, camminiamo, sto bene. Amo camminare, andiamo velocemente. Strada in salita, tunnel, prato, Su un ponte stretto, un sentiero ghiaioso dissestato. Passando sotto una ragnatela, un sentiero in discesa. * Ripeti I ronzii delle api operaie in un campo di fiori, una lucertola al sole, un serpente fa un pisolino pomeridiano, i salti di una cavalletta, lungo la curva del sentiero. * Ripeti Volpi e orsetti lavatori, vengono fuori, Andiamo ad esplorare a fondo nei boschi. Ho molto amici, sono tanto felice. Ho molto amici, sono tanto felice. Cantante: Inoue Azumi Autore: Nakagawa Rieko Compositore/Arrangiatore: Hisaishi Jou Traduzione JAP-ING : Theresa Martin Traduzione ING-ITA: Antonio Usai (Tonio on IAC) "Tonari no TOTORO" (Tonari no TOTORO ending theme -1987-) TOTORO TOTORO TOTORO TOTORO dareka ga kossori komichi ni konomi uzumete chissana me haetara himitsu no angou mori e no PASUPOOTO suteki-na bouken hajimaru tonari no * TOTORO TOTORO TOTORO TOTORO mori no naka ni mukashi kara sunderu tonari no TOTORO TOTORO TOTORO TOTORO kodomo no toki ni dake anata ni otozureru fushigi-na deai ame furi BASU tei ZUBUNURE OBAKE ga itara anata no amaGASA sashite agemasho mori e no PASUPOOTO mahou no tobira akimasu tonari no TOTORO TOTORO TOTORO TOTORO tsukiyo no ban ni OKARINA fuiteru tonari no TOTORO TOTORO TOTORO TOTORO moshi mo aeta nara suteki-na shiawase ga anata ni kuru wa * Repeat TOTORO TOTORO TOTORO TOTORO TOTORO TOTORO TOTORO TOTORO......... "Il mio vicino Totoro" (Sigla finale di Tonari no TOTORO -1987-) Totoro, Totoro, Totoro, Totoro, Qualcuno furtivamente seppellisce noci nel sentiero. Quando spuntera' un piccolo germoglio, troverai una parola d'ordine segreta-- il passaporto per la foresta. Comincia un'avventura meravigliosa. Il mio vicino * Totoro, Totoro, Totoro, Totoro, che ha vissuto nella foresta dai tempi antichi. Il mio vicino Totoro, Totoro, Totoro, Totoro, solo nella propria infanzia, uno ti puo' far visita-- un incontro meraviglioso. La pioggia cade alla fermata dell'autobus, se lo spirito e' infradiciato, apri il tuo ombrello per lui. Il passaporto per la foresta apre la porta magica. Il mio vicino Totoro, Totoro, Totoro, Totoro, suona un'ocarina nelle notti illuminate dalla luna. Il mio vicino Totoro, Totoro, Totoro, Totoro, se mai dovresti incontrarlo, una fortuna meravigliosa arrivera' a te. * Ripeti Totoro, Totoro, Totoro, Totoro, Totoro, Totoro, Totoro, Totoro......... Cantante: Inoue Azumi Autore: Miyazaki Hayao Compositore/Arrangiatore: Hisaishi Jou Traduzione JAP-ING : Theresa Martin Traduzione ING-ITA: Antonio Usai (Tonio on IAC) Totoro script - Pagina 1 Totoro - Sigla Iniziale Totoro - Sigla Finale